Di solito ci vogliono circa 4 ore per metabolizzare l’adrenalina che circola nel nostro corpo dopo un’intensa attività fisica.
Per metabolizzare quella di una vittoria in una finale olimpica, la realizzazione di un sogno di una vita, 48 ore potrebbero non essere sufficienti.
Jasmine Paolini ha scritto un capitolo della storia dello sport italiano insieme a Sara Errani, diventando le prime due atlete italiane a raggiungere il gradino più alto del podio nel tennis nei giochi olimpici.
Ha combattuto duramente come ha sempre fatto, superando le delusioni di un campo che l’aveva vista protagonista solo pochi mesi prima, quando raggiunse la finale del Rolland Garros sia in singolo che in doppio, uscendo sconfitta in entrambi i casi.
Certamente le ombre del secondo posto la hanno perseguitata alla fine del primo set della sfida di domenica, quando le due tenniste russe Andreeva e Shneider hanno chiuso il primo set 6-2.
Ma qualcosa si è scatenato in Jasmine, alimentato anche dal caloroso supporto dei numerosi fan che si erano radunati a Bagni di Lucca, all’interno del Teatro Accademico per sostenerla.
Dopo un secondo set dominato e un super tie break combattuto punto per punto, è iniziata la festa.